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sabato 27 marzo 2010

VUOI UN FUTURO NUCLEARE? LO DECIDI TU ALLE ELEZIONI REGIONALI!...............

VUOI UN FUTURO NUCLEARE? LO DECIDI TU ALLE ELEZIONI REGIONALI!

Ciao ................

Il momento di scegliere il futuro della tua Regione è arrivato. Domenica 28 e lunedì 29 ci saranno le elezioni regionali. Se non vuoi ritrovarti con una centrale sotto casa, è importante votare tenendo in considerazione la posizione sul nucleare dei differenti candidati. Bisogna stare attenti ai candidati nucleari, quelli che appoggiano o non si sono opposti con chiarezza ai piani nucleari del governo.

Contro un Governo che vuole imporre il nucleare, le Regioni e i loro futuri governatori avranno, infatti, un ruolo determinante. "Forza Regioni contro il nucleare" è il messaggio che questa mattina i nostri attivisti hanno aperto sulla facciata dell’edificio della Regione Puglia, mentre dalla Rainbow Warrior sono partiti due gommoni con lo striscione “Nuclear Emergency”.

Abbiamo scelto simbolicamente la Puglia perché - rifiutando il nucleare con una legge regionale - ha dimostrato di avere una visione illuminata del suo futuro energetico. Tutte le Regioni devono seguire questo percorso.

Nei giorni scorsi abbiamo consegnato le 75.000 firme contro il nucleare che abbiamo raccolto anche grazie al tuo contributo. Ci restano poche ore soltanto per aumentare la nostra pressione. Ti chiediamo di diffondere quanto più puoi le informazioni sul nostro sito www.nuclearlifestyle.it. Informa amici e parenti sui candidati nucleari! Perché queste elezioni regionali rischiano davvero di cambiare il nostro stile di vita!



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sabato 20 marzo 2010

Acqua. In piazza anche le Ong ,,,,,


Acqua. In piazza anche le Ong

L’Associazione nazionale Ong italiane aderisce alla manifestazione nazionale promossa dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua per la ripubblicizzazione dell’acqua, per la tutela dei beni comuni, biodiversità e clima, che si terrà OGGI a Roma. «Esprimiamo il nostro convinto sostegno all’iniziativa – sottolinea il presidente dell’Associazione Ong italiane Francesco Petrelli – e la piena condivisione ai contenuti dell’appello diffuso dal Forum dei movimenti per l’acqua. Siamo convinti che vadano al più presto bloccate le politiche di privatizzazione della gestione dell’acqua portate avanti dal governo italiano, e che vada riaffermato con forza il valore dell’acqua come bene comune e diritto umano universale. Sosteniamo la mobilitazione nazionale che, a ridosso della giornata mondiale dell’acqua prevista per il 22 marzo, vuole rivendicare una gestione pubblica e partecipativa della risorsa idrica. Auspichiamo inoltre che venga approvata in tempi stretti la legge d’iniziativa popolare per la tutela, il governo e la gestione pubblica dell’acqua, che ha già raccolto oltre 400 mila firme».

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Acqua. 8 milioni di italiani non hanno ......

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OROSCOPO
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Acqua. 8 milioni di italiani non hanno accesso a quella potabile

In Italia un cittadino su tre non ha un accesso regolare e sufficiente all’acqua potabile: sono 8 milioni i cittadini che non ne hanno accesso e 18 milioni quelli che bevono acqua non depurata, mentre il 15 per cento della popolazione totale ogni estate è sotto la soglia minima del fabbisogno idrico. È quanto denuncia uno studio il Dossier Acqua 2010 di Solidarietà e cooperazione Cipsi, presentato oggi a Roma in vista della Giornata mondiale dell’acqua prevista per il 22 marzo. La ricerca mette in evidenza come nonostante gli allarmanti numeri della popolazione senz’acqua potabile, in Italia si perdano ogni giorno dalle condutture 104 litri d’acqua per abitante, pari al 27 per cento di quella prelevata, mentre altri 95 milioni di litri di acqua vengono usati ogni anno soltanto per creare neve artificiale. Per il Cipsi, gli italiani consumano in media 237 litri di acqua al giorno. Consumano di più città come Salerno [264 litri], Massa 253 e Pescara 251, contro Nuoro, Arezzo e Bergamo che consumano intorno ai 120 litri al giorno. Secondo il dossier il 39 per cento dell’acqua viene utilizzato per bagno e doccia, il 20 per cento per sanitari, il 12 per cento per bucato, il 10 per cento per stoviglie, il 6 per cento per cucinare.
Secondo l’organizzazione, il problema non è la rete, che da sola copre il 95,9 per cento della popolazione con una rete di oltre 330 mila chilometri, quanto le tecnologie necessarie e la manutenzione per renderla buona da bere. E il percorso di privatizzazione previsto dal Decreto non ha migliorato le cose, aumentando invece le tariffe.
Secondo il Rapporto Blue Book 2009, citato nel dossier, le tariffe delle gestioni private sono aumentate del 12 per cento rispetto alle previsioni e le previsioni parlano di ulteriori aumenti, circa il 35 per cento in più, a fronte di un servizio che rimarrà pressoché identico.
Contro il decreto Ronchi, intanto si stanno muovendo le organizzazioni a difesa dell’acqua che il 31 marzo presenteranno in cassazione tre quesiti referendari. Ad aprile inizierà la raccolta firme. «Si tratta dei tre proposte di referendum – spiega Guido Barbera, presidente di Solidarietà e Cooperazione Cipsi – per l’abrogazione di quelle parti del decreto Ronchi che riguardano la privatizzazione dell’acqua e dove si da mandato entro il 2015 di passare alla privatizzazione di almeno il 70 per cento della gestione».

Fonte: www.redattoresociale.it

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Acqua. Quella minerale costa 5 miliardi ......

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Acqua. Quella minerale costa 5 miliardi e mezzo di euro l'anno

In Italia l’acqua minerale alimenta un business da più di 5 miliardi e mezzo di euro all’anno. Nel mondo si consumano 120 miliardi di litri di acqua imbottigliata, con un mercato che vale circa 80 miliardi di dollari. I dati arrivano dal dossier «Acqua 2010» di Solidarietà e Cooperazione Cipsi, il Coordinamento di iniziative popolari di solidarietà internazionale che riunisce 45 Ong, diffuso oggi, alla vigilia della manifestazione che si terrà domani a Roma e della giornata mondiale dell’acqua che si celebra il 22 marzo.
L’Europa occidentale, si legge nel rapporto, consuma un terzo del totale pur avendo solo il 6 per cento della popolazione mondiale, e produce circa 38 miliardi di litri [33,7 acque minerali e 4,1 di acque di sorgente]. Nel mercato mondiale, l’Italia si colloca al terzo posto per consumi pro capite, con 205, 6 litri [dopo Emirati Arabi e Messico] e 240 bottiglie per famiglia l’anno. Ma il made in Italy la fa da padrone anche nella produzione mondiale di minerale, con 325 marche e 192 fonti di approvvigionamento.
Un’industria «importante», spiega il rapporto, che da’ lavoro a 7.000 addetti e imbottiglia 12 miliardi di litri, di cui oltre 1 miliardo esportato, pari al 10 per cento della produzione. Per trasportare l’acqua minerale prodotta ogni anno servono infatti 1.000.000 di Tir, che contribuiscono in modo significativo all’effetto serra: 350.000 sono le tonnellate di pet da smaltire per le bottiglie consumate, 665.000 le tonnellate di petrolio prodotte e 910.000 quelle di CO2 emesse nell’atmosfera. Per non parlare dell’assurdo peregrinare di bottiglie da Nord a Sud del paese. Capita, infatti, che in Sicilia bevano l’acqua minerale del Trentino o della Lombardia. Se l’impatto ambientale è notevole, quello economico non scherza. L’acqua del rubinetto, infatti, costa in media circa 0,001 euro a litro, a fronte dei circa 26 centesimi di euro della minerale. Si spendono cioè, per quest’ultima, dalle 500 alle 1000 volte in più.

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martedì 16 marzo 2010

Livorno. Blitz di Greenpeace contro il rigassificatore ....

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Livorno. Blitz di Greenpeace contro il rigassificatore

Blitz di Greenpeace stamani nelle acque livornesi, dove c’è il Santuario dei Cetacei, che secondo l’associazione ambientalista è gravemente minacciato dalla realizzazione del rigassificatore offshore di Livorno-Pisa. Tre gommoni, partiti dalla nave ammiraglia Rainbow Warrior, che si trova al largo delle acque toscane, si sono avvicinati alla nave ‘Far Samson’, che sta lavorando alla costruzione del rigassificatore. Alcuni attivisti sono saliti sulla gru esponendo striscioni con scritto «Fine del Santuario» e «Ministro salva il Santuario». Altri militanti ecologisti, dai gommoni, hanno scritto sulla fiancata della nave «Balene finite». Greenpeace chiede un incontro urgente con il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. Gli attivisti resteranno sulle gru in attesa della risposta. Secondo l’associazione ambientalista, le balene se ne stanno andando mentre lo stato di degrado dell’area aumenta a causa del traffico navale, dell’inquinamento e, ora, della costruzione del primo sito industriale in mare. Durante il censimento condotto nel 2008, Greenpeace ha trovato solo un quarto delle balenottere attese, mentre la popolazione di stenelle sembra dimezzata rispetto ai valori registrati agli inizi degli anni ‘90. Greenpeace chiede che il ministero dell’Ambiente fermi «questo scempio».

mercoledì 10 marzo 2010

L'impronta ecologica ......


L'impronta ecologica

Il modo in cui viviamo e consumiamo quotidianamente, quanto incide sull'ambiente che ci circonda? Non poco. L'impronta ecologica è un modo per scoprirlo.


La sensibilità e l’attenzione dimostrata verso l’ambiente e tutte le problematiche ad esso correlate sono ormai materia di interesse comune, sempre più persone si preoccupano delle loro singole azioni e di quale tipo di ripercussione esse possano avere sul resto del pianeta. Il effetti, anche se ad alcuni può sembrare assurdo, a molti è ormai chiaro che seguendo la famosa teoria del battito delle ali della farfalla, ciò che noi decidiamo di fare, ogni nostra singola azione, ha una ricaduta o vicino o molto lontano, magari dall’altra parte del pianeta, ma questa è la verità, dalla quale non si può scappare, o peggio nascondere.

L’effetto farfalla è molto vicino al concetto di impronta ecologica, o per lo meno entrambi possono essere uniti in un unico discorso legato all’ambiente, alla ricaduta delle nostre scelte, a ciò che facciamo oggi e a come tali azioni si possano in qualche modo evolvere e mutare sul nostro pezzo di pianeta.
A tal fine vi consiglio il famosissimo racconto fantascientifico di Ray Bradbury Rumore di tuono, in cui piccoli errori causano enormi problemi, e dal libro il film Il risveglio del tuono, in cui gli evidenti cambiamenti climatici e della natura sono davvero apocalittici.

Che cosa è esattamente l’impronta ecologica?
Pensate a quanti siamo sulla Terra, circa sei miliardi di esseri umani. E ora pensate a tutto ciò che ogni giorno noi facciamo: certamente alcune azioni avranno un peso maggiore sull’ambiente rispetto ad altre, soprattutto se provenienti da zone super sviluppate come le nostre. Il nostro pianeta ha delle evidenti riserve naturali, alcune delle quali non sono esattamente eterne, a un certo punto termineranno, finiranno e non ne avremo più a disposizione, nel frattempo continueremo a produrre scarti e rifiuti di ogni genere e tipo, spesso senza neanche rendercene conto.
L’impronta ecologica è una sorta d’indicatore che unisce, mettendoli in  relazione, i diversi stili di vita personali con la quantità necessaria di energie naturali, atte alla realizzazione dei medesimi.
Indica quindi la sostenibilità dei consumi di una particolare “fetta” di popolazione, che viene appositamente osservata, ma è possibile attuare il calcolo anche solo per se stessi, cioè per quello che sono gli effetti delle nostre scelte quotidiane sul pianeta che abitiamo.
I dati vanno letti con attenzione, perché portano poi inevitabilmente a fare delle considerazioni e conseguentemente dei cambiamenti, ad attuare nuove strategie per vivere in modo più armonioso e rispettoso.

Come si calcola?
Prima di tutto è necessario compiere una stima dei propri consumi e a tal fine, le categorie da valutare saranno: alimentazione (cibi), trasporti, casa, beni di consumo, servizi. Ognuna di queste voci rappresenta un consumo e ad esso corrisponde un’impronta ecologica: ad esempio per produrre il pane che mangiamo è necessario un terreno di una certa ampiezza, dei trattori per coltivarlo, dell’acqua per irrigarlo, dell’energia per cuocere il pane, ecc.
Si stima che l’impronta ecologica dal 1960 al 1999 (calcolo effettuato dal Living Planet Report 2002) sia aumentata del 57%, un aumento annuale pari a quasi il 2%, traete voi le dovute conclusioni.
E’ possibile calcolare la propria personale impronta ecologica attraverso siti tra cui, Rete Lilliput, in cui ciascuno di noi può avere un’idea, direi molto concreta, su quanto incide il suo “peso”, le sue azioni, le scelte e i consumi quotidiani, il lasciare la luce accesa, scegliere una lampadina a basso consumo, lavarsi i denti e non chiudere l’acqua, consumare la carne tutti i giorni o meglio due o tre volte la settimana e tante altre considerazione che sicuramente vi lasceranno davvero sbalorditi e vi stimoleranno a fare qualcosa nel concreto per cambiare in meglio la vostra vita, se davvero ci tenete a un mondo migliore per i vostri figli.



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martedì 9 marzo 2010

BLITZ ALLA CENTRALE DI MONTALTO DI CASTRO. ALLE 13 IL LIVE DALLA RAINBOW ....




BLITZ ALLA CENTRALE DI MONTALTO DI CASTRO. ALLE 13 IL LIVE DALLA RAINBOW


siamo in azione a Montalto di Castro! Alle luci dell´alba i nostri attivisti hanno occupato il tetto della fabbrica della vecchia centrale nucleare, bloccata dal referendum del 1987. Ora un 'urlo nucleare' di 150 metri quadrati ricopre il tetto, accompagnato dalla scritta "Emergenza nucleare".
Segui l'azione in diretta

Non è finita qui. Tra pochissime ore, alle 13, appena al largo della centrale, sulla nostra nave Rainbow Warrior si esibiranno in un live gli "Artisti contro il nucleare": Adriano Bono & Torpedo Sound Machine, 99 Posse, Leo Pari, Piotta e Punkreas canteranno per la prima volta dal vivo il singolo "No al nucleare".

Partecipa anche tu all’evento online. Segui lo streaming in diretta sul nostro sito: www.nuclearlifestyle.it

Il nucleare è una scelta sciagurata per l’Italia e una pericolosa perdita di tempo. Tornare al nucleare significa perdere oltre dieci anni per ritrovarsi poi con centrali obsolete e pericolose. E sprecare l’opportunità di investire nelle vere soluzioni per l’indipendenza energetica e per il clima: rinnovabili ed efficienza.

Tocca adesso ai candidati alla guida delle regioni prendere subito una posizione chiara contro il nucleare, altrimenti dopo le elezioni verranno imbavagliati e costretti ad accettare le decisioni del governo.

Intanto su Nuclear Lifestyle continua a girare il contatore delle firme contro il nucleare. Siamo più di 64mila! Grande successo anche per la nostra Nuclear Hotline: al numero verde gratuito 800.864.884 centinaia di cittadini hanno già chiamato per lasciare ai candidati i propri messaggi contro il nucleare.

lunedì 8 marzo 2010

ARTISTI CONTRO IL NUCLEARE sulla RAINBOW WARRIOR ....

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ci prepariamo ad accogliere il nostro veliero storico, la Rainbow Warrior, che tra pochi giorni sarà in Italia. Attraccherà nei porti di Civitavecchia, Genova e Napoli per la nostra campagna contro il nucleare. La Rainbow diventerà il palco degli "Artisti contro il nucleare".

Il 9 marzo alle ore 13 sul sito Nuclear lifestyle ti invitiamo a seguire l'evento in diretta streaming: 99 Posse, Piotta, Punkreas, Adriano Bono & Torpedo Sound Machine e Leo Pari cantano insieme per la prima volta dal vivo il nuovo singolo "No al Nucleare".



Ti aspettiamo il 9 marzo alle 13 su www.nuclearlifestyle.it

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OROSCOPO
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venerdì 5 marzo 2010

CONTRO IL NUCLEARE MANCHI SOLO TU ....

SIAMO PIÙ DI 60.000 CONTRO IL NUCLEARE. MANCHI SOLO TU!

il nostro appello contro il nucleare ha raggiunto piu di 60.000 firme!
Ti invitiamo a visitare il nostro sito dove potrai scoprire chi sono i “candidati nucleari” e ascoltare su Radio Attiva i messaggi contro il nucleare che più di 500 persone ci hanno inviato, chiamando gratuitamente la nostra Nuclear Hotline al 800.864.884.
Vogliamo arrivare a 100.000 . Aiutaci a raggiungere quest’obiettivo http://www.greenpeace.it/nuclearlifestyle/homepage.html http://www.greenpeace.it/nuclearlifestyle/homepage.htmlfirma anche tu e invita i tuoi amici a farlo. Più siamo, più dovranno ascoltarci!

Grazie per il tuo contributo!
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