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martedì 31 maggio 2011

sai che succede in Italia se protesti per fermare il nucleare? Diventi un bandito e ti cacciano via dalla città



Scarica il manifesto


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Ciao ,
sai che succede in Italia se protesti per fermare il nucleare? Diventi un bandito e ti cacciano via dalla città. È successo a Nazareth, climber e attivista storico di Greenpeace. Domenica ha partecipato all'azione all'Olimpico. Insieme ad altri sei attivisti ha aperto lo striscione "Da Milano a Palermo, fermiamo il nucleare". Tutti e sette sono stati interdetti dagli stadi. A Nazareth è stato imposto anche il foglio di via con divieto di ritorno a Roma per 3 anni. È giusto secondo te trattare un attivista come un delinquente?
In pratica, Nazareth è stato bandito da Roma. E la sua colpa? Aver rotto - con un'azione non violenta! - il silenzio generale ordinato dal Governo sul Referendum.
Dopo l'approvazione del decreto Omnibus in Parlamento, domani sarà la Corte di Cassazione a decidere se il Referendum verrà annullato sul serio.
La partita non è ancora chiusa e se non vogliamo che la protesta di Nazareth sia stata vana, serve anche la tua partecipazione.
Dobbiamo essere in tanti a difendere il Referendum sul nucleare del 12 e 13 giugno. Firma subito sul sito de ipazzisietevoi.org e inoltra ai tuoi amici.


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mercoledì 25 maggio 2011

Il Governo in queste ore sta provando a bloccare il Referendum




Il Governo in queste ore sta provando a bloccare il Referendum



Ciao ,

dal rifugio anti-radiazioni de ipazzisietevoi.org a un gigantesco bidone nucleare sulla terrazza del Pincio a Roma. Continua la nostra protesta per impedire il ritorno del nucleare nel nostro Paese. Il Governo in queste ore sta provando a bloccare il Referendum con il Decreto Omnibus per impedirci di andare a votare sul nucleare.

Questa mattina al Pincio gli attivisti sono entrati in azione alle prime luci dell'alba. Hanno montato il bidone e si sono barricati dentro. All'esterno altri si sono incatenati portando un chiaro messaggio, "I pazzi siete voi. Il nucleare non è il nostro futuro" e altri ancora hanno srotolato uno striscione leggibile da Piazza del Popolo che dice: "12 e 13 giugno 2011 Referendum. Vota Sì per fermare il nucleare".


Tra gli attivisti nel bidone anche Pierpaolo e Giorgio, i ragazzi che pochi giorni fa sono usciti dal rifugio de ipazzisietevoi.org. Sono pronti a restare dentro fino al giorno del Referendum.
Puoi unirti alla loro protesta. Firma ora. Dobbiamo mobilitarci tutti per un futuro senza nucleare.

Grazie!






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domenica 15 maggio 2011

I pazzi siete voi , Vivranno rinchiusi in un rifugio come se fosse esplosa una centrale nucleare



I pazzi siete voi



Si priveranno per un mese della loro libertà. Vivranno rinchiusi in un rifugio come se fosse esplosa una centrale nucleare. Al chiuso, niente cibi freschi, solo internet per comunicare. Sono un gruppo di ragazzi e ragazze con un obiettivo: convincere le persone a votare Sì al Referendum del 12 e 13 giugno. La loro protesta ha un nome: "I pazzi siete voi"





 

La protesta nel rifugio "I pazzi siete voi" http://www.ipazzisietevoi.org/
Giorgio, Alessandra, Pierpaolo e Luca vivranno sulla propria pelle l’esperienza di un rifugio anti-radiazioni, come succede ai loro coetanei nel distretto di Fukushima. Seguiranno precise regole di radioprotezione: porte e finestre sigillate, niente insalata, niente latte, formaggio, carne o pesce freschi. Solo internet. È un atto estremo per difendere il proprio futuro. Non usciranno fino al giorno del Referendum, quando il nucleare potrà essere bloccato per sempre dalla volontà dei cittadini.
"Voi che minimizzate il disastro di Fukushima. Voi che pensate al vostro tornaconto personale - dicono i ragazzi nel loro video manifesto - alla faccia dell’interesse della comunità. Siete pazzi pericolosi. […] Vogliamo parlare ai ragazzi come noi… questa battaglia riguarda tutti. Diffondete i nostri messaggi, organizzatevi, inventatevi una vostra azione. La nostra protesta dovrà crescere ogni giorno di più."
I ragazzi comunicheranno con l’esterno tramite il sito web www.ipazzisietevoi.org, i propri profili Facebook, video messaggi su Youtube e Twitter. Racconteranno giorno dopo giorno la loro vita da rinchiusi: divisione dei compiti, problemi, paure, discussioni. Ci sarà un streaming dal rifugio 24 ore su 24.
Chiederanno a tutti i visitatori del sito di firmare il proprio impegno contro il nucleare, partecipando alla petizione "Io non sono pazzo. Voto Sì".


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Giorgio, Alessandra, Pierpaolo e Luca hanno deciso di privarsi per un mese della loro libertà e vivranno rinchiusi in un rifugio come se fosse esplosa una centrale nucleare. Hanno un solo obiettivo: convincere le persone a votare Sì al Referendum del 12 e 13 giugno.www.ipazzisietevoi.org



Greenpeace sostiene questi ragazzi e gli ha fornito tutti gli strumenti per organizzare la loro protesta. Di fronte a un governo che vuole rubarci il referendum e toglierci la possibilità di scegliere un atto estremo come quello di rinchiudersi in un rifugio è più che mai necessario.
I pazzi non sono loro, i pazzi sono quelli che dopo Cernobyl e Fukushima continuano a vedere il futuro nel nucleare.


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venerdì 13 maggio 2011

Fukushima, il reattore 1 è bucato,


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Fukushima, il reattore 1 è bucato

Dove è finita l’acqua che ci hanno versato dentro?



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Fukushima, quello che non poteva accadere è accaduto anche al reattore 1, e non solo (probabilmente) al reattore 2. Ci avevano sempre detto che i reattori erano progettati anche per resistere alle temperature del nocciolo in fusione e che – qualunque cosa succedesse – avrebbero trattenuto tutto al loro interno.


Ebbene no. Non riesce l’ “inondazione programmata” che doveva raffreddare il reattore 1, quello ritenuto in condizioni migliori. Si buttano dentro il reattore milioni di litri d’acqua, ma nel reattore non sale il livello dell’acqua stessa.


Di conseguenza la Tepco – la società che gestisce l’impianto – ha fatto sapere oggi di “sospettare” che il reattore sia bucato.


Resta da capire dove sia finita l’acqua che ci hanno buttato dentro. Acqua venuta a contatto col combustibile nucleare, acqua con radioattività alle stelle.


Il problema di Fukushima è che, col terremoto e lo tsunami dell’11 marzo, è venuto a mancare il sistema di raffreddamento ai tre reattori: sebbene spenti automaticamente in seguito al sisma, erano ancora caldissimi.


Così caldi che il nocciolo (il combustibile nucleare) per ufficiale ammissione si è almeno parzialmente fuso, formando una sorta di blob radioattivo sul fondo dei reattori. Reattori progettati per resistere anche a questo, ci hanno sempre appunto detto.


Per raffreddarli vi è stata variamente e abbondantemente inserita acqua. Fino alla decisione di riempire completamente d’acqua sia il reattore (la “pentola” di acciaio ultrarobusto che contiene il combustibile nucleare) sia il bunker di cemento armato in cui è inserito.


La notizia di oggi è l’ammissione che il reattore 1 ha trattenuto “meno acqua di quel che si credeva”. Di conseguenza Tepco sospetta ufficialmente che sia crepato, e che sia crepato anche il bunker.


Dove siano finiti gli 11 milioni di litri di acqua versati nel reattore, non lo sa nessuno. Tepco non pare intenzionata a recedere dalla strategia dell’ “inondazione programmata”: solo che prima, dice, bisognerà trovare e sigillare la crepa.


La crepa, aggiungo, lascia uscire acqua venuta a contatto col combustibile nucleare, e dunque fortemente radioattiva. Come qualcuno possa andare ad aggiustarla, per me rimane un mistero.




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Tre aggiornamenti da Fukushima, la catastrofe statica: la centrale nucleare è fuori controllo esattamente da due mesi e continua a rilasciare radioattività, anche se non più con l’intensità dei primi giorni. E non se ne vede la fine.
Prima notizia: oggi hanno individuato un’altra probabile perdita di acqua radioattiva nell’oceano Pacifico: stavolta dal reattore 3: e vedranno di chiuderla, come già l’altra.
Seconda notizia. Dalle immagini della webcam che riprende Fukushima si nota che l’edificio del reattore 4 pende quasi quanto la Torre di Pisa. Il problema non è il reattore (al momento del terremoto e dello tsunami non c’erano dentro le sbarre del combustibile), ma la sovrastante piscina di scorie: ovviamente radioattive.
Terza notizia. Una telecamera mandata a ispezionare la piscina di scorie del reattore 3 ha mostrato un mucchio di detriti ma non le scorie stesse. Dove sono finite? Le immagini, ora. E provo a spiegare.
La chiave di tutto potrebbe essere una delle esplosioni dei primi giorni. Esplosioni di idrogeno, si disse, innescate dalla scomposizione dell’acqua in ossigeno e appunto idrogeno a causa del calore fortissimo sprigionato dalla centrale non più raffreddata in seguito al terremoto e allo tsunami.
Verissimo. Ma una di quelle esplosioni, sviluppatasi nell’edificio del reattore 3, fu molto più potente e diversa dalle altre. Esperti indipendenti che successivamente hanno analizzato le immagini sono arrivati a una conclusione: in quel caso, l’esplosione di idrogeno ha probabilmente innescato una reazione nucleare nella piscina di scorie del reattore 3.
Lo dice ad esempio l’ingegnere nucleare Arnie Gundersen dell’associazione Fairewind. In fondo, come sempre, tutti i link.
Fu un gran botto. E l’edificio del reattore 4, giustappunto prossimo a quello numero 3, ora è in questa situazione. Notate la differenza rispetto alla riga azzurrina, che evidenzia la perfetta verticalità.

V

CONTINUA ---->  http://blogeko.iljournal.it/2011/fukushima-lo-strano-caso-delle-scorie-sparite-e-un-edificio-pende-come-la-torre-di-pisa/60767

domenica 8 maggio 2011

Greenpeace si congratula con il primo ministro del Giappone





Greenpeace si congratula con il primo ministro del Giappone




Primi campionamenti al largo di Fukushima

Nonostante il governo giapponese abbia rifiutato a Greenpeace il permesso di condurre un monitoraggio indipendente all'interno delle acque territoriali (a 12 miglia dalla costa), il team di Greenpeace sta effettuando i primi rilevamenti a circa 50 chilometri dalla centrale.

A bordo anche Giorgia, la campaigner Mare di Greenepace Italia: Sono orgogliosa di essere a bordo e di partecipare a tutte le attività della nave, che ha una lunga storia di operazioni, determinate ma pacifiche, contro il nucleare.

Vogliamo provare a raggiungere tra il 27 e il 28 aprile la costa della Prefettura di Fukushima, dove la centrale Fukushima Daichii sta rilasciando notevoli quantitativi di radiazioni sia per sversamento diretto che trasportate dai venti.

Una verifica indipendente dell'estensione della contaminazione è fondamentale per valutare realisticamente l'impatto sulla salute umana e sull'ambiente.

Spero che la nostra spedizione possa servire a informare il pubblico sui costi insopportabili del nucleare. Una tecnologia costosa, inutile e pericolosa che il governo italiano, nonostante i trucchi sul referendum di cui teme gli esiti, continua nei fatti a sostenere. 

Seguite e diffondete i blog di Giorgia dalla nave

[2 maggio 2011]
Da Mururoa a Fukushima: il lungo viaggio della Rainbow contro il nucleare
Oggi abbiamo finito di allestire sia la zona di decontaminazione giù nella stiva della nave, che quella all’esterno del ponte di comando...


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Greenpeace si congratula con il primo ministro del Giappone, Naoto Kan, per la sua decisione di chiudere la centrale nucleare di Hamaoka, nella prefettura di Shizouka a sud di Tokyo, costruita in zona altamente sismica e considerata uno degli impianti più pericolosi attualmente attivi in Giappone. “È la prima volta che il Primo Ministro giapponese richiede espressamente la chiusura di una centrale nucleare e sicuramente non deve essere l’ultima” – ha dichiarato Juniki Sato, Direttore Esecutivo di Greenpeace Giappone. Il disastro di Fukushima ha dato al mondo un tragico avvertimento sulle pericolose conseguenze dell’energia nucleare. Nonostante ciò, in Giappone ci sono molti altri reattori  pericolosi attivi. “Il governo del Giappone deve fermare e smantellare gli impianti esistenti ma soprattutto deve cancellare i programmi che prevedono la costruzione di nuove centrali nucleari e avviare il Giappone sulla strada di un futuro energetico alimentato dalle fonti rinnovabili – conclude Sato -. Solo in questo modo la popolazione giapponese potrà essere sicura che il Governo stia veramente mettendo la sua sicurezza al primo posto”. “Nell’apprezzare la scelta del primo ministro giapponese, salta chiaramente agli occhi la differenza con l’atteggiamento del nostro presidente del consiglio Silvio Berlusconi e con la sua dichiarazione sul nucleare come “futuro per tutta l’umanità”. Il Governo italiano sul nucleare sta clamorosamente barando e sta cercando di fare saltare il Referendum del prossimo 12 e 13 giugno – che è sicuro di perdere – per ripresentare il medesimo progetto (quattro reattori EPR di produzione francese per un costo di circa 30 miliardi di euro) tra qualche mese” – commenta Salvatore Barbera, responsabile della campagna Nucleare di Greenpeace Italia.


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venerdì 6 maggio 2011

BLOG DI CIPIRI: referendum privatizzazione acqua







BLOG DI CIPIRI: referendum privatizzazione acqua: "referendum privatizzazione acqua Per salvaguardare la democrazia in questo paese, fate girare questa lettera Ciao a tutti, co..."

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giovedì 5 maggio 2011

BLOG DI CIPIRI: CGIL , 12 ragioni per lo sciopero generale del 6 m...

BLOG DI CIPIRI: CGIL , 12 ragioni per lo sciopero generale del 6 m...: "CGIL: 12 ragioni per lo sciopero generale del 6 maggio Una mobilitazione..."

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