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martedì 12 ottobre 2010
Bocciati negli Usa i reattori nucleari Epr che l’Italia costruirà
Bocciati negli Usa i reattori nucleari Epr che l’Italia costruirà
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Troppo costosi, troppo rischiosi nonostante gli incentivi dello Stato. Dagli Stati Uniti viene una sonora bocciatura ai reattori nucleari francesi Epr: quelli che l’Italia costruirà in quadruplice copia, stando alle intenzioni dell’attuale Governo.
Qui in Italia ci dicono e ci ripetono che le centrali nucleari Epr verranno costruite esclusivamente con capitali privati. Negli Usa neanche il denaro pubblico le ha rese appetibili.
Delle due l’una: o ci raccontano una balla a proposito dei capitali esclusivamente privati o, anzichè con finanziamenti pubblici, le centrali nucleari italiane saranno puntellate attraverso un prezzo politico dell’energia elettrica che esse produrranno e che noi pagheremo.
In questo caso “prezzo politico” ha il significato esattamente opposto a “basso”. Detto in altri termini, prenderanno comunque tanti soldi dalle nostre tasche. Ed ora, la storia che viene dagli Stati Uniti.
Lo sfondo del “no, grazie” ai reattori nucleari francesi Epr è costituito dagli incentivi al nucleare promossi da Obama. Si tratta di “loan guarantees”, prestiti garantiti con denaro dello Stato.
Senza garanzie dello Stato, gli investitori di oltre Oceano considerano i progetti nucleari assolutamente non appetibili.
La società Constellation Energy Group si era messa d’accordo con Électricité de France per costruire un impianto nucleare Epr nel Maryland.
E adesso Constellation Energy ha stabilito che non utilizzerà gli incentivi del Governo, ritenendo che essi abbiano condizioni improponibili e costi irragionevoli. Significa con ogni probabilità che l’impianto non si farà. Significa soprattutto che i reattori nucleari Epr (ma anche gli altri) non stanno in piedi senza stampelle pubbliche particolarmente solide e molto generose. Cioè senza un mucchio di soldi dei contribuenti.
Ricordate cosa sta succedendo ai gemelli Epr dei futuri impianti italiani in costruzione a Flamanville (Francia) e a Olkiluoto, in Finlandia: costi e tempi indefinibili. Ricordate che non c’è ancora nessun reattore Epr ultimato e funzionante.
Ricordate, infine, i difetti di sicurezza e architettura concettuale dei reattori Epr denunciati in Francia dalla rete Sortir du Nucleaire, che ha reso pubblici documenti anonimi provenienti da Électricité de France.
Ecco, ricordatelo sempre. La promessa campagna mediatica a favore del nucleare sta già cominciando, anche se non siamo ancora arrivati agli spot televisivi a reti unificate. Ed è utile preparare gli anticorpi.
Sul Washington Post la bocciatura negli Usa dei reattori Epr
Su Reuters la tabella di marcia inizialmente prevista per il reattore Epr negli Usa
http://www.blogeko.it/2010/troppo-costosi-troppo-rischiosi-bocciati-negli-usa-i-reattori-nucleari-epr-che-litalia-costruira/
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