Secondo l’associazione, i dati scientifici degli ultimi 40 anni mettono in evidenza la scomparsa di acciughe e sardine in Adriatico. È colpa del crescente numero di imbarcazioni autorizzate a pescare col metodo della “volante a coppia”
La denuncia è di Green Peace: anche il pesce azzurro sta scomparendo. “Colpa della volante a coppia – si legge nel sito dell’associazione - principale metodo di cattura utilizzato, che consiste in una rete sospesa a mezz'acqua trainata contemporaneamente da due imbarcazioni gemelle. Sono lontani i tempi della lampara, che utilizzava una forte luce per concentrare i banchi di pesce azzurro poi catturati dalla rete che circondava il banco”.
Secondo Green Peace, i dati scientifici degli ultimi 40 anni mettono in evidenza la scomparsa di acciughe e sardine in Adriatico. È colpa del crescente numero di imbarcazioni autorizzate dal governo a pescare queste popolazioni ittiche, anche grazie all'artificio delle licenze di "pesca sperimentale", che di sperimentale hanno ben poco dal momento che, alla fine, sono state "regolarizzate".
La diminuzione di alici e sardine, causata dal loro sovra sfruttamento, è direttamente proporzionale all'aumento dei prezzi di mercato che stimolano l'incremento della pressione di pesca. A rischio dunque, non solo la salvaguardia dei popolamenti ittici ma anche la redditività del settore.
Lo stesso problema si registra nel Canale di Sicilia. Qui operano "volanti a coppia" che, secondo l'Organizzazione dei Produttori della Pesca della Sicilia Occidentale, godono di un'autorizzazione sperimentale rinnovata ormai da 20 anni pescando praticamente tutto l'anno acciughe sotto taglia e compromettendo quindi la capacità riproduttiva della specie. Per non parlare del rigetto in mare di acciughe e sardine, soprattutto durante il periodo estivo quando il prezzo di mercato delle specie non è conveniente.
Secondo Green Peace, i dati scientifici degli ultimi 40 anni mettono in evidenza la scomparsa di acciughe e sardine in Adriatico. È colpa del crescente numero di imbarcazioni autorizzate dal governo a pescare queste popolazioni ittiche, anche grazie all'artificio delle licenze di "pesca sperimentale", che di sperimentale hanno ben poco dal momento che, alla fine, sono state "regolarizzate".
La diminuzione di alici e sardine, causata dal loro sovra sfruttamento, è direttamente proporzionale all'aumento dei prezzi di mercato che stimolano l'incremento della pressione di pesca. A rischio dunque, non solo la salvaguardia dei popolamenti ittici ma anche la redditività del settore.
Lo stesso problema si registra nel Canale di Sicilia. Qui operano "volanti a coppia" che, secondo l'Organizzazione dei Produttori della Pesca della Sicilia Occidentale, godono di un'autorizzazione sperimentale rinnovata ormai da 20 anni pescando praticamente tutto l'anno acciughe sotto taglia e compromettendo quindi la capacità riproduttiva della specie. Per non parlare del rigetto in mare di acciughe e sardine, soprattutto durante il periodo estivo quando il prezzo di mercato delle specie non è conveniente.
Secondo Green Peace, l'Italia, a fronte di una flotta di pesca tra le maggiori in Europa, appare riluttante ad applicare i regolamenti di pesca dell'UE. Problemi come questi non sono limitati al nostro Paese e devono essere risolti dalla riforma, in corso, della politica comune della pesca. “Ed è per questo – conclude Green Peace - che chiediamo ai governi dell'UE e al Parlamento Europeo di concordare nuove leggi per arrivare a una pesca sostenibile. È urgente che la Commissione chiarisca qual è il ruolo della "pesca sperimentale" nel nostro e negli altri Paesi comunitari, perché si tratta di un vero e proprio "sommerso" delle attività di pesca, che mina ogni piano di recupero degli stock”.
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