Si parla tanto di raccolta differenziata, di come, dove, e perché farla, ma spesso, per pigrizia o per semplice disinformazione, si commettono degli errori o si ripiega sul meno impegnativo cassonetto dell’indifferenziata. Un’idea straordinaria arriva da Pechino, dove si promuove il riciclo della plastica con una macchina che in cambio delle bottiglie distribuisce biglietti della metropolitana.
Quel che è certo è che le politiche di sensibilizzazione stanno raccogliendo sempre maggiori risultati, e l’Italia si avvicina, anche se molto lentamente, al conseguimento degli obiettivi europei che mirano al riciclo del 45% dei rifiuti entro il 2020.
Al di fuori dall’Unione Europea la sensibilizzazione al tema del riciclo ha prodotto reazioni molto variegate. Alcuni paesi sono decisamente più virtuosi dell’Italia, mentre altri appaiono in condizioni rovinosamente peggiori. Eppure è proprio uno di questi ultimi ad offrirci un esempio di come sia possibile incentivare la raccolta differenziata: la Cina.
A Pechino infatti, per invogliare i cittadini a riciclare, si è pensato di associare la raccolta della plastica alla spesa economica più frequente per chi vive in città: il biglietto della metropolitana.
È infatti possibile viaggiare sulla metro, pagando la corsa con bottiglie di plastica. "In Cina è molto difficile che la gente faccia la raccolta differenziata e questo è un modo per convincere le persone a impegnarsi" spiega il direttore di Incom, che ha sviluppato il progetto.
L’esperimento, che pare stia riscuotendo il favore degli utenti, è attualmente in atto solo lungo la linea 10, dove sono state installate quattro macchine di “reserve vending” per la raccolta dei recipienti in plastica. Per ogni bottiglia l’utente riceverà sulla propria travel card, dai 0,50 ai 0,15 dollari (ovvero dai 5 fen a 1 mao): in questo modo con 15 bottiglie si potrà usufruire liberamente del servizio di metropolitana per tutte le 8 linee e le 105 fermate che servono l’intera città. Una volta accumulata nelle macchine, la plastica da riciclare viene inviata direttamente a un impianto di riciclaggio.
Se a Pechino i risultati di questa prova saranno, come sembra, positivi, le autorità si impegneranno all’estensione di questo originale metodo di pagamento anche ad altri mezzi di trasporto, collocando macchine per la raccolta della plastica anche presso le fermate degli autobus, dei tram, etc. Solo per la metropolitana si conta di installare 100 dispositivi per la raccolta differenziata della plastica. È da considerare che, in uno stato come la Cina, questo tipo di intervento fa crescere la preoccupazione per le migliaia di persone che in tutto il paese si guadagnano da vivere raccogliendo le bottiglie dalle pattumiere o dagli angoli delle strade. "Sono preoccupato, se ognuno porta bottiglie alle macchine, allora non saremo più in grado di raccoglierle" spiega uno di questi lavoratori”.
Tuttavia, qui non si parla solo di tutela ambientale, ma anche, se non principalmente, di un enorme business che fa gola a molti, considerando che in un paese con più di 1,3 miliardi di persone, il numero di bottiglie di plastica è davvero enorme e i guadagni relativi al loro smaltimento impressionanti. Ad ogni modo, ritornando alla comunità europea e all’obiettivo che abbiamo da raggiungere entro il 2020, che non è poi così lontano, forse sarebbe il caso di prendere in considerazione questo esempio green e magari applicarlo ai mezzi di trasporto delle nostre città. Si tratterebbe di un business più modesto, ma sicuramente l’ambiente ci ringrazierebbe.
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