I Presìdi Slow Food italiani sono 201 e coinvolgono oltre 1600 piccoli produttori: contadini, pescatori, norcini, pastori, casari, fornai, pasticceri.
- Sono esempi concreti e virtuosi di un nuovo modello di
agricoltura, basata sulla qualità, sul recupero dei saperi e delle
tecniche produttive tradizionali, sul rispetto delle stagioni, sul
benessere animale.
- Salvano prodotti buoni, ovvero di alta qualità e radicati nella
cultura del territorio;
prodotti puliti, ovvero ottenuti che tecniche sostenibili e nel
rispetto del territorio; prodotti giusti, ovvero realizzati in
condizioni di lavoro rispettose delle persone, dei loro diritti, della
loro cultura, e che garantiscono una remunerazione dignitosa.
- Rafforzano le economie locali e favoriscono la costituzione di un’alleanza forte tra chi produce e chi consuma. I loro prodotti riportano in etichetta o sulle confezioni il contrassegno “Presidio Slow Food”, che li identifica e garantisce che i produttori hanno sottoscritto un disciplinare di produzione improntato al rispetto della tradizione e della sostenibilità ambientale.
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Tutto molto vero, infatti io cerco sempre di privilegiarli. ciao a presto
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