Toxic Costa
Dal tragico incidente della Costa Concordia,
Greenpeace pubblica "Toxic Costa", un inventario ragionato delle
sostanze e dei materiali pericolosi ancora presenti sulla nave.
Siamo partiti dall'elenco fornito dall'armatore al Commissario delegato per l'emergenza naufragio della Costa Concordia. Un elenco incompleto e troppo spesso generico dove si utilizzano termini come "pitture e smalti" o "insetticida" che non permettono di effettuare stime rilevanti dei rischi per l'ambiente. Pur apprezzando la trasparenza che ha portato alla pubblicazione dell'inventario da parte della Protezione Civile lo scorso 27 gennaio, ci siamo resi conto che qualcosa non torna.
Scarica il rapporto Toxic Costa
Ciao ,
l’abbiamo chiesto e l’abbiamo ottenuto. Grazie alle mail di 34.571 cyberattivisti come te, il decreto sulle rotte a rischio è stato emanato dal ministro dei Trasporti, Passera, in collaborazione con il ministro dell’Ambiente, Clini. Il decreto garantirà che disastri come quello della Costa Concordia non minaccino più aree protette.
Dal 1 marzo 2012 navigazione, ancoraggio e sosta per tutte le navi merci e passeggeri di stazza superiore alle 500 mila tonnellate saranno vietati in una fascia di mare che si estende per due miglia marine dai limiti esterni di parchi e aree protette a livello nazionale, sia marine che costiere.
Non è tutto. Tra le norme ce n’è anche una che riguarda il Santuario dei Cetacei, dove il triste naufragio della Concordia è accaduto: l’obbligo di specifici sistemi di ritenuta di carichi pericolosi per tutte le navi in transito nell’area, ricca di balene e delfini. È in assoluto la prima importante misura di tutela per un Santuario che da anni chiediamo venga seriamente protetto.
Ha vinto la difesa del Mediterraneo. La vittoria è di tutti voi che avete partecipato attivamente a questa campagna, aiutandoci a fare pressione sul Ministro. Grazie!
Il nostro lavoro naturalmente non finisce qui. È ora di pensare a come proteggere il Santuario al 100% e a come rimuovere il relitto della Concordia ancora lì, di fronte all’isola del Giglio, a minacciarne il fragile ecosistema marino. Abbiamo più che mai bisogno di te, sostienici subito con una donazione.
Porta avanti le nostre campagne e aiutaci a ottenere altre importanti vittorie come questa. Diventa sostenitore di Greenpeace.
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