No al circo che sfrutta gli animali, a Cagliari dal 2013, parola del Sindaco Zedda
Il Sindaco di Cagliari vieta dal 2013 i circhi che sfruttano gli animali.
Circo a Cagliari, no agli animali: Sta facendo discutere la lettera aperta del Sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, che preannuncia sulla sua pagina Facebook, un' ordinanza che dal 2013 vieterà la sosta in città de
i circhi che sfruttano gli animali, plauso convinto degli animalisti.
Da un lato infatti vi sono le storie tristi di animali costretti a vivere in gabbia tutta la loro vita (ricordate la fuga della giraffa in fuga dal circo di Imola?) per allietare adulti e piccini, dall'altro c'è il sorriso di un bambino che prova l'emozione unica di osservare dal vivo e da pochi metri animali come tigri e leoni, che altrimenti difficilmente potrebbe mai vedere in vita sua (a meno di potersi permettere un bel safari).
Personalmente la penso come Zedda, ma non mi sento di biasimare chi la pensa in maniera differente. Questo il suo comunicato che fa chiarezza anche su alcuni aspetti normativi:
"Non amo il concetto di gabbia, non amo vedere animali ingabbiati. Ho avuto modo, nei giorni scorsi, di incontrare i rappresentanti della Lav e del gruppo Cani Sciolti: insieme ad altri portano avanti da tempo una battaglia civile che non è contro il circo ma contro l'utilizzo di animali nei circhi. Condividiamo tutti che la tradizione e l'arte circense possano continuare a vivere e meravigliare anche e soprattutto grazie al lavoro degli artisti, secondo quel filone che prende il nome di Nuovo Circo.
E' il motivo per cui nei prossimi giorni firmerò l'ordinanza che vieta nei circhi che arriveranno in città lo sfruttamento di alcune specie animali, la stessa già in vigore in diversi Comuni.
A scanso di equivoci - anche di questo ho già parlato con le associazioni e i gruppi che ho incontrato - sarà un'ordinanza operativa dal 2013. Questo perché, senza voler raccontare bugie, un'autorizzazione per la stagione in corso era già stata concessa dai nostri uffici nel luglio scorso: in passato, infatti, in mancanza di ordinanze specifiche le richieste di attendamento andavano avanti in automatico, dopo la verifica dei requisiti di legge. In più, anche questo è bene ricordarlo, l'attività dei circhi è materia di legge nazionale che oggi non consente di vietare l'utilizzo di animali ma solo di regolamentarlo: sarebbe necessaria e auspicabile una revisione da parte del Parlamento nella direzione che diversi Paesi europei hanno già intrapreso".
Da un lato infatti vi sono le storie tristi di animali costretti a vivere in gabbia tutta la loro vita (ricordate la fuga della giraffa in fuga dal circo di Imola?) per allietare adulti e piccini, dall'altro c'è il sorriso di un bambino che prova l'emozione unica di osservare dal vivo e da pochi metri animali come tigri e leoni, che altrimenti difficilmente potrebbe mai vedere in vita sua (a meno di potersi permettere un bel safari).
Personalmente la penso come Zedda, ma non mi sento di biasimare chi la pensa in maniera differente. Questo il suo comunicato che fa chiarezza anche su alcuni aspetti normativi:
"Non amo il concetto di gabbia, non amo vedere animali ingabbiati. Ho avuto modo, nei giorni scorsi, di incontrare i rappresentanti della Lav e del gruppo Cani Sciolti: insieme ad altri portano avanti da tempo una battaglia civile che non è contro il circo ma contro l'utilizzo di animali nei circhi. Condividiamo tutti che la tradizione e l'arte circense possano continuare a vivere e meravigliare anche e soprattutto grazie al lavoro degli artisti, secondo quel filone che prende il nome di Nuovo Circo.
E' il motivo per cui nei prossimi giorni firmerò l'ordinanza che vieta nei circhi che arriveranno in città lo sfruttamento di alcune specie animali, la stessa già in vigore in diversi Comuni.
A scanso di equivoci - anche di questo ho già parlato con le associazioni e i gruppi che ho incontrato - sarà un'ordinanza operativa dal 2013. Questo perché, senza voler raccontare bugie, un'autorizzazione per la stagione in corso era già stata concessa dai nostri uffici nel luglio scorso: in passato, infatti, in mancanza di ordinanze specifiche le richieste di attendamento andavano avanti in automatico, dopo la verifica dei requisiti di legge. In più, anche questo è bene ricordarlo, l'attività dei circhi è materia di legge nazionale che oggi non consente di vietare l'utilizzo di animali ma solo di regolamentarlo: sarebbe necessaria e auspicabile una revisione da parte del Parlamento nella direzione che diversi Paesi europei hanno già intrapreso".
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