la Luna Blu del 2010
Il cielo nel 2018
Tutto il mondo ha da poco salutato il 2017 per iniziare con entusiasmo e speranza il nuovo anno: molti si affidano, speranzosi, alla lettura di oroscopi,
ma cosa ci riserverà veramente il cielo del 2018?
E' una sfida all'ultimo raggio di luce a inaugurare il cielo di gennaio: a lanciare il guanto è la Luna, che questo mese appare 'super' per ben due volte, con tanto di eclissi ed effetti speciali, per rubare la scena alle stelle cadenti e perfino al Sole,
che alla distanza minima dalla Terra appare in versione 'extra large'.
Ad anticipare le fasi più concitate di questo scontro tra titani celesti sono gli esperti dell'Unione Astrofili Italiani (Uai). "Il primo gennaio, alle ore 22:56, la Luna raggiungerà la minima distanza dalla Terra per quest'anno, (pari a circa 356.000 chilometri) e poche ore dopo, alle 3:25 del 2 gennaio, sarà piena": ecco dunque servita la prima Superluna del mese.
"Anche la Luna piena del 31 gennaio sarà relativamente super, visto che sarà a quasi 359.000 chilometri dalla Terra. Costituirà inoltre un 'guazzabuglio cromatico': essendo la seconda Luna piena del mese, viene infatti definita dagli anglosassoni 'Luna blu' (Blue Moon), ma in questo caso sarà anche una Luna Rossa, per via dell'eclissi totale di Luna, visibile da Asia, Australia e costa occidentale del Nord America".
Tra apparizioni ed effetti speciali, la Luna proverà a rubare la scena al Sole, che il 3 gennaio avrà il suo massimo diametro apparente dell'anno quando la Terra raggiungerà il perielio, cioè il punto di minima distanza (pari a 147 milioni di chilometri).
Forte la rivalità anche con le prime stelle cadenti dell'anno, le Quadrantidi, il cui spettacolo (previsto nella notte tra 3 e 4 gennaio) sarà fortemente penalizzato dal disturbo della luce lunare.
I pianeti assisteranno a questi scontri da dietro le quinte, rimanendo inosservabili oppure facendo capolino solo al mattino presto. Nel frattempo si daranno di gomito: Marte e Giove saranno in congiunzione la mattina del 7 gennaio prima dell'alba, e l'11 gennaio si avvicineranno alla Luna; stesso copione per Saturno e Mercurio, che si incontreranno il 13 gennaio e due giorni dopo proveranno ad unirsi alla Luna.
Dal punto di vista astronomico sarà sicuramente un cielo rosso fuoco, si preannuncia, infatti, come ‘evento astronomico dell’anno’ l’incontro ravvicinato tra Luna e Marte, che avverrà il 27 luglio 2018 . Il pianeta rosso sarà di nuovo all’opposizione rispetto al Sole e sarà al fianco della Luna, anche lei rossa per effetto dell’ombra dell’eclissi totale (ricordiamo che sarà la prima eclissi visibile dall’Italia dopo quella del settembre 2015). L’insolita coppia celeste si terrà compagnia per più di un’ora e sarà una ‘chicca tutta da fotografare’.
L’incontro tra Luna e Marte, non sarà l’unico spettacolo del 2018, perché, come anticipa l’astrofisico Gianluca Masi (responsabile del Virtual Telescope): “Il 2018 si apre con ben due superlune, ovvero due lune piene che appariranno ancora più grandi perché prossime alla minima distanza dalla Terra”.
La prima è stata già visibile nella notte tra il primo ed il 2 gennaio, mentre l’altra, definita ‘bluemoon’ (perché è la seconda luna piena del mese), sarà invece visibile il 31 gennaio. Quello stesso giorno si verificherà anche la prima eclissi di Luna totale dell’anno, visibile da Australia, Nord America, Estremo Oriente ed Oceano Pacifico. In Italia l’eclissi lunare totale si avrà invece il 27 luglio, momento culmine di un’estate astronomica molto movimentata: ad annunciarla saranno infatti Giove e Saturno, che raggiungeranno l’opposizione rispettivamente il 9 maggio e il 27 giugno. Appariranno dunque nel loro ‘abito’ migliore quando, da metà giugno fino ad inizio luglio, tutti i pianeti conosciuti fin dall’antichità saranno visibili di notte:
Mercurio, Venere, Saturno, Giove e Marte.
Per tutti i romantici ed innamorati, segnaliamo, poi, che Venere tornerà prepotentemente sulla scena proprio il 17 agosto salutando le ultime meteore Perseidi, le famose ‘lacrime di San Lorenzo’, che nel 2018 ricordiamo culmineranno il 12 agosto.
“Condizioni di osservabilità molto favorevoli ci saranno anche per le Geminidi di dicembre, che chiuderanno un’annata Doc per le meteore”. A concludere il 2018, intorno al 16 dicembre, sarà protagonista una splendida cometa di Natale, 46P/Wirtanen, che spiega l’astrofisico Gianluca Masi: “passerà a 11,6 milioni di chilometri dalla Terra, con una luminosità che potrebbe renderla visibile a occhio nudo”.
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