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mercoledì 9 ottobre 2013

I Rifiuti all’estero sono un business in Italia un dramma



Riciclaggio rifiuti trasformarlo in un vero lavoro

Abbiamo ancora tutti impresse davanti agli occhi le tristi immagini dei fumi, delle proteste e soprattutto delle discariche che invasero la città di Napoli qualche anno fa. Ad onor del vero però, va detto, che il capoluogo campano è solo una delle tante città italiane in cui il problema rifiuti è diventato una vera e propria piaga sociale. Si rimane quindi ancora più stupiti nello scoprire come, proprio i rifiuti, in altre realtà non troppo lontane da noi, sono diventati un business.

È questo ad esempio il caso delle tante aziende che oggi producono gomme ricostruite – o rigenerate – per automobili, moto ed autocarri, proprio a partire dalla sostituzione del vecchio battistrada ormai non più utilizzabile, limitando ed eliminando quindi l’ammassarsi inquinante in discarica di questi ultimi, trasformandoli in prodotti competitivi a livelli di struttura e vendita. Oggigiorno esistono tantissimi portali specializzati nella vendita online di pneumatici, come ad esempio questo, che offrono un’ampia gamma dei migliori pneumatici di tutte le marche più conosciute, con al possibilità di poter comparare i prodotti, permettendo così un notevole risparmio nella semplicità di un solo click.

Ma oltre la gomma sono tanti i campi in cui il riciclo di materiali inerti o di scarto può diventare una solida opportunità di lavoro per il futuro. Si può ad esempio riciclare l’alluminio che si rivende sul mercato a 1.8 euro al Kq, o il rame che invece ha un costo al kg di quasi 7 euro. Interessanti anche i guadagni per chi rivende cartone riciclato, circa 15 centesimi di euro al kg, o la plastica delle bottiglie, 1.2 euro al kg. Anche la carta dei vecchi giornali può diventare un opportunità di business se riciclata, con un valore di 5 centesimi di euro al kg.

Può sembrare poco ma bisogna considerare che quando il riciclo diventa una professione, e quindi si ha a che fare ogni giorno con tonnellate di alluminio, carta, plastica, vetro ed altri materiali riciclabili, i suddetti prezzi al kg vanno moltiplicati per 1000! Ecco perché tantissimi, soprattutto tra i giovani, guardano con interesse a questo ambito, ed hanno intrapreso percorsi imprenditoriali, ad esempio aprendo nelle proprie città delle “isole ecologiche”, centri di raccolta dedicati al riciclo di materiali raccolti tanto dai privati quanto dalle pubbliche amministrazioni.
Rifiuti: all’estero sono un business, in Italia un dramma
Panchine, parchi gioco, gazebo, sedie e pavimentazioni esterne. Tutto grazie allo strongplast, un materiale ricavato dalle bottiglie di plastica riciclate. E ancora: confezioni per imballaggi ottenute, anche in questo caso, grazie al cartone riciclato. Sono le soluzioni green proposte da due aziende dell’eccellenza italiana, Eurocom e Sabox, che vantano riconoscimenti internazionali e che, ironia della sorte, si trovano nelle due regioni dove è più sentita l’emergenza rifiuti: Lazio e Campania. Tecniche di riciclo e discariche: di questo si è parlato al convegno Per una regione sostenibile che si è tenuto a Roma il 19-20 giugno.
“ I rifiuti per i tedeschi sono un risorsa per noi un guaio”. Luigi Scardaone, segretario generale di Uil Roma e Lazio, scuote la testa e denuncia la mancanza di strategia nell’amministrazione capitolina sul ciclo dei rifiuti: “ Una nuova discarica dovrà essere fatta. Ma il punto non è questo. L’aspetto centrale è la loro gestione.

Devono diventare una ricchezza”.

Malagrotta, la discarica della Capitale, detiene un pessimo primato: È la più grande d’Europa. Ma non è l’unico record negativo, come ha spiegato Rosella Giangrazi (segretaria regionale di Uil Roma e Lazio), probabilmente è anche tra le più inquinate del continente: “ Il 31 maggio l’Italia ha ricevuto un’ammonizione dalla Commissione europea per la violazione del trattamento dei rifiuti smaltiti nella discarica di Malagrotta: risultano insufficienti le misure per ridurre i danni all’ambiente e alla salute umana”.

Un’accusa, quella della Commissione, per tutti gravissima. Ma i numeri, che descrivono la gestione dei rifiuti capitolina, lo confermano: Roma riesce a riciclare solo il 24% dei rifiuti. Una percentuale bassa, visto che “ dalla Ue – ha sottolineato Giangrazi – ci chiedono di riciclarne il 65% entro l’anno”. E anche per questo, sul Campidoglio, piovono sanzioni: “ Dieci milioni di euro di multa per aver gettato rifiuti senza trattarli a Malagrotta”, sottolinea l’esponente della Uil. E ancora, chiedono dal sindacato, perché dei 4milioni di euro raccolti dalla tassa sui rifiuti il comune poi ne reinveste solo 890 mila, dove vanno a finire gli altri?

Eurocom e Sabox nel frattempo vanno avanti. I numeri sembrano dare loro ragione. Il business ambientale c’è. Le istituzioni un po’ meno. Occupazione in ascesa, riduzione dell’ emissioni di C02, meno materiale in discarica e rifiuti che si trasformano in oro. “Adesso – ha concluso Paolo Carcassi, segretario confederale Uil – dobbiamo farlo comprendere alla politica.
 E non sarà facile”.
Riciclaggio dei rifiuti: oltre che un dovere di ogni cittadino… perché non farne anche una professione? In Italia, quella dei rifiuti è una questione piuttosto delicata, basti citare una sola città per comprendere lo stato di gravità che può essere raggiunto: Napoli. Ebbene, proprio loro, i rifiuti, da dilemma possono divenire niente meno che una fonte di guadagno, un vero e proprio business. Come fare del riciclaggio dei rifiuti la vostra nuova attività?
 Semplice, recuperandoli per riutilizzarli, facendone “nuovi” materiali e/o oggetti.

 finanziamenti a fondo perduto messi a disposizione della famosa legge 95/95, che sostiene quei giovani con meno di 36 anni che aprono nuove imprese in regime di Spa, Srl, Ss, Sas, Snc e Sapa. Il finanziamento attraverso la legge 95/95 va richiesto presso gli uffici competenti della propria Regione di residenza, presso i quali è anche possibile conoscere in dettaglio quali sono i requisiti per l’accesso al fondo.

.leggi anche :  




Nella città a rifiuti zero: "Qui l'immondizia è oro"



A Capannori, in Toscana, dove la differenziata supera l'80 per cento. 

Il sindaco: "Le nostre tasse sulla spazzatura 
le meno care della Regione".

 Raccolta porta a porta con sessanta addetti, 
  
tutti giovani e assunti in forma stabile...






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